Per rinnovare bisogna partecipare: la comunità, la socialità, il mutualismo – ma anche l’attivismo e la resistenza – saranno in questo anno post-confinamento l’antidoto dell’Arci al distanziamento fisico e all’impoverimento, materiale e culturale.
L’ARCI c’è, è ATTIVA E RESISTENTE, pronta ad accogliere, ma è solo partecipando che, INSIEME, si può essere più forti di prima e si possono trovare tutti gli strumenti che consentono di superare le difficoltà che il momento storico ci presenta.
Un’Arci attiva e resistente, solidale e presente, grazie solo ad una forza: quella dei suoi soci e delle sue socie.
Pronti ad avviarci, insieme, verso sempre più grandi e nuove sfide.